Nella Valle dei Sussurri Felici, dove i fiori cantavano con il vento e i fiumi mormoravano dolci canzoncine, viveva una bambina di nome Lila. Lila aveva i capelli ricci come nuvole di caramello e occhi curiosi che brillavano come stelle.
Lila amava esplorare. Ogni mattina, dopo aver fatto colazione con frutti di bosco e latte di capra, prendeva la sua piccola cesta di vimini e si avventurava nel bosco. Non aveva paura dei grandi alberi o dei suoni misteriosi, perché sapeva che la natura era piena di amici.
Un giorno, mentre seguiva un sentiero di sassolini luccicanti, sentì un suono debole, come un piccolo sospiro. Si avvicinò a un cespuglio di rose selvatiche e, con delicatezza, scostò le foglie. Lì, su un petalo, c’era una farfalla. Ma non era una farfalla qualsiasi! Era la Farfalla Arcobaleno, una creatura leggendaria con ali che cambiavano colore ogni volta che battevano, dal rosso fuoco al blu cielo, dal verde smeraldo al viola ametista.
La Farfalla Arcobaleno, però, era triste. Le sue ali non brillavano più. Erano opache e spente.
“Oh, piccola farfalla” sussurrò Lila. “Cosa c’è che non va?”
La farfalla parlò, con una voce così delicata che Lila dovette chinarsi per sentirla. “Ho perso i miei colori, piccola amica. La Magia del Sole si è nascosta dietro le nuvole e senza di essa, le mie ali non possono più danzare con l’arcobaleno.”
Lila si sentì stringere il cuore. Le farfalle arcobaleno erano le custodi della felicità nella valle! Se non brillavano, la valle sarebbe diventata grigia e triste.
“Non preoccuparti” disse Lila con coraggio. “Ti aiuterò a trovare la Magia del Sole!”
La farfalla spiegò che la Magia del Sole si trovava in un luogo segreto, in cima alla Montagna del Sorriso, protetta da una serie di indovinelli.
Lila salutò la farfalla e iniziò la sua avventura. Il primo indovinello la portò a un ruscello gorgogliante. “Sono sempre in movimento, ma non ho gambe. Canto una canzone, ma non ho voce. Cosa sono?” Lila sorrise. “Sei il ruscello!” E il ruscello, come per magia, le mostrò un sentiero nascosto.
Il secondo indovinello la condusse a un campo di fiori che profumavano di miele. “Ho molti petali, ma non sono un fiore. Sono rotonda e brillante, e porto calore al mondo. Cosa sono?” Lila alzò gli occhi al cielo. “Sei il Sole!” E proprio in quel momento, un raggio di sole attraversò le nuvole e le indicò la strada.
Infine, dopo aver superato un boschetto di alberi parlanti e una cascata scintillante, Lila raggiunse la cima della Montagna del Sorriso. Lì, non trovò un tesoro di gemme o d’oro, ma una piccola pozzanghera cristallina che rifletteva tutti i colori del cielo.
“Questa è la Magia del Sole” pensò Lila. Ma come poteva riportarla alla farfalla?
Improvvisamente, le venne un’idea. Prese la sua piccola cesta di vimini, quella che portava sempre con sé, e la riempì con l’acqua scintillante della pozzanghera. Poi, con delicatezza, scese di corsa dalla montagna.
Quando tornò dalla Farfalla Arcobaleno, versò l’acqua magica sui petali dove riposava la farfalla. Appena l’ultima goccia cadde, le ali della farfalla tremarono e… ZAC!… un’esplosione di colori illuminò il bosco! Rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, viola! Tutti i colori dell’arcobaleno danzavano sulle sue ali, più brillanti che mai.
“Ce l’hai fatta, Lila!” esclamò la farfalla, volteggiando felice intorno alla bambina. “Hai riportato la Magia del Sole!”
Da quel giorno, la Farfalla Arcobaleno tornò a volare gioiosa, e la Valle dei Sussurri Felici divenne ancora più colorata e allegra. Lila aveva imparato che il vero coraggio e la gentilezza possono risolvere qualsiasi problema, e che a volte, la magia più grande si trova nelle cose più semplici. E ogni volta che vedeva un arcobaleno nel cielo, Lila ricordava la sua avventura e sorrideva, sapendo di aver aiutato a rendere il mondo un posto più bello.
