Il giardino della signora Lina

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Nel paese colorato, l'anziana Lina, sola con giardino spoglio, parla ai semi. Emma, una bambina, l'aiuta e altri bambini si uniscono, portando vita al giardino. A Pasqua, lo decorano con fiori di carta e sorprese. Lina si commuove e i semi germogliano, riempiendo il giardino di fiori veri, simbolo dell'amore condiviso. Il giardino diventa il cuore del paese, pieno di giochi e nuova vita. La Pasqua, celebrata con il cuore, diventa la festa più bella.

In un piccolo paese pieno di casette colorate, viveva una signora anziana di nome Lina. Aveva i capelli bianchi come la neve e portava sempre un grembiule a fiori. Era molto gentile, ma viveva da sola in una vecchia casa con un grande giardino tutto spoglio.

«Un tempo era pieno di fiori» dicevano i vicini «ma ora non cresce più niente».

Ogni mattina, Lina usciva con il suo annaffiatoio e parlava alle piantine, anche se non si vedevano.

«Buongiorno, piccoli semi» diceva con un sorriso. «Chissà se quest’anno riuscirete a svegliarvi.»

I bambini del quartiere, passando davanti al giardino, si fermavano a guardarla. Alcuni ridevano un po’, altri erano solo curiosi.

«Parla ai fiori invisibili!» sussurravano tra loro.

Un giorno, una bambina di nome Emma si fece coraggio e si avvicinò al cancello.

«Signora Lina, posso aiutarla?»

Lina la guardò sorpresa, poi le sorrise.

«Ma certo, cara. Ogni aiuto fa bene ai semi addormentati»

Così Emma iniziò ad andare da Lina ogni pomeriggio. Innaffiava, zappava la terra, raccoglieva foglie secche. Non c’era ancora nessun fiore, ma la bambina tornava sempre con il sorriso.

Poco alla volta, anche altri bambini si unirono a loro. Marco portò un annaffiatoio blu. Sara piantò dei semi di girasole. Tommaso costruì delle piccole targhette con i nomi delle piante.

Il giardino era ancora vuoto, ma ogni giorno c’era più vita.

Poi arrivò la settimana di Pasqua.

Il paese si riempì di uova decorate, dolci profumati e bandierine colorate. Tutti preparavano la festa in piazza, ma i bambini volevano fare qualcosa anche per la signora Lina.

«E se decorassimo il suo giardino?» disse Emma.

«Con fiori di carta!» propose Marco.

«E uova colorate!» aggiunse Sara.

Passarono tutta la sera a ritagliare, dipingere e preparare sorprese. La mattina di Pasqua, prima che Lina si svegliasse, i bambini andarono nel giardino e appesero fiori di carta sugli alberi, nascosero ovetti colorati sotto i cespugli e stesero un grande cartello:

“Buona Pasqua, signora Lina. Il suo giardino è anche il nostro!”

Quando Lina uscì e vide tutto, si commosse.

«Ma… è bellissimo!» disse con gli occhi lucidi.» Grazie, bambini miei.

E proprio in quel momento, successe qualcosa di incredibile.

Dalla terra iniziarono a spuntare piccoli germogli verdi. Poi, uno dopo l’altro, comparvero fiorellini bianchi, rosa e gialli.

«Sta fiorendo! Sta davvero fiorendo!» gridò Emma.

La signora Lina rise felice.
«I semi sentono quando c’è amore. E voi avete portato tanta gioia qui… che la primavera non poteva più aspettare»

Da quel giorno, il giardino della signora Lina tornò a essere il più bello del paese. I bambini venivano ogni giorno a giocare, a leggere libri sotto l’albero o a piantare nuovi fiori.

E ogni Pasqua, anche se i fiori veri crescevano ormai da soli, i bambini continuavano a decorare il giardino… perché avevano capito che la Pasqua è più bella quando si condivide con il cuore.