Il Segreto della Neve Silenziosa

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Tanto tempo fa la neve era estremamente rumorosa, impedendo agli animali di andare in letargo e disturbando la pace del mondo. A "Nuvola Alta", un piccolo e tranquillo angelo del meteo di nome Pino, stanco del frastuono, decide di intervenire. Si reca nella cucina celeste dove i "Panettieri del Cielo" preparano i fiocchi e svela loro l'ingrediente segreto mancante: la "Polvere di Sonno", raccolta lucidando le stelle. Aggiunta all'impasto, questa polvere magica rende la neve soffice, leggera e silenziosa, permettendole di cadere sulla Terra come una morbida coperta.

Tanto tempo fa, nel paese di “Nuvola Alta”, dove nascono tutti i fenomeni atmosferici, c’era un gran problema con l’inverno.

Dovete sapere che, all’inizio dei tempi, la neve non era silenziosa come la conosciamo oggi. Oh, no! Era la cosa più rumorosa del mondo. Quando i “Panettieri del Cielo” impastavano la farina di ghiaccio per fare i fiocchi di neve, sbagliavano sempre la ricetta. La facevano troppo dura e croccante.

Il risultato era un disastro. Quando nevicava, non era una discesa morbida e lenta. Sembrava che dal cielo cadessero milioni di piccoli sassolini bianchi o mazzi di chiavi, producendo un frastuono metallico e scoppiettante che non finiva mai.

Quando la neve toccava i tetti delle case, provocava un baccano tremendo, come mille tamburi suonati male. I poveri orsi, che cercavano di andare in letargo per dormire tutto l’inverno, si svegliavano di soprassalto con gli occhi spalancati per il chiasso. Gli uccellini non riuscivano a sentirsi cinguettare e i bambini, invece di guardare incantati fuori dalla finestra, dovevano mettersi le mani sulle orecchie. L’inverno era la stagione più chiassosa dell’anno e tutti erano molto nervosi.

A Nuvola Alta viveva un piccolo angioletto del meteo di nome Pino. Pino era diverso dagli altri: amava la calma, parlava sempre sottovoce e indossava delle cuffie di lana morbidissima perché odiava i rumori forti. Il suo lavoro era quello di lucidare le stelle, un lavoro molto tranquillo che gli piaceva tanto.

Un giorno, Pino non ne poté più di quel frastuono. “Non è possibile,” sussurrò tra sé e sé mentre un fiocco di neve gli cadeva sul naso con un colpo secco. “La neve dovrebbe essere una coperta che fa addormentare il mondo, non una sveglia che lo fa saltare in piedi!”.

Pino decise di andare nella grande “Cucina delle Nuvole”, dove i Panettieri stavano preparando la nevicata di Natale. C’era un gran caos di sbattitori giganti e sacchi di ghiaccio che sbattevano rumorosamente.

Pino provò a chiedere scusa per farsi notare, ma nessuno lo sentì per il rumore delle macchine. Allora si arrampicò su una montagna di sacchi di farina, prese un grande respiro e fece la cosa più coraggiosa che avesse mai fatto: invece di urlare, emise un lungo, morbido e profondo sibilo di silenzio, come quello che fanno le mamme per calmare i bambini.

Quel suono era così insolito lì dentro che tutti i macchinari si fermarono per la sorpresa. I Panettieri del Cielo guardarono in su, stupiti.

“Manca un ingrediente,” disse Pino, sempre parlando piano nel silenzio improvviso. “Avete messo il ghiaccio, avete messo il freddo, ma avete dimenticato la cosa più importante: la Polvere di Sonno“.

I Panettieri si guardarono confusi. Non avevano mai sentito parlare della Polvere di Sonno. Pino sorrise. Mise una mano in tasca e tirò fuori un pugnetto di polvere che brillava debolmente. Era la polvere che raccoglieva quando lucidava le stelle più pigre, quelle che sbadigliavano sempre.

Pino gettò la polvere scintillante dentro il grande impasto della neve.

Immediatamente, l’impasto smise di essere duro e grumoso e diventò soffice, leggero e spumoso come panna montata.

I Panettieri riaccesero le macchine. Questa volta, invece di quel frastuono croccante, i fiocchi di neve iniziarono a uscire con una delicatezza quasi impercettibile.

Quando quella nuova neve iniziò a cadere sulla Terra, fu una magia. Si posava sui tetti senza produrre alcun suono, copriva gli alberi come zucchero a velo e le strade diventarono tutte bianche e ovattate. Gli orsi nelle tane tirarono un sospiro di sollievo e si riaddormentarono profondamente. I bambini corsero alla finestra e appoggiarono il naso al vetro, incantati da quella danza silenziosa.

Da quel giorno, grazie al piccolo Pino e alla sua Polvere di Sonno, la neve cade zitta zitta. È il segreto dell’inverno: la neve non fa rumore per non svegliare la natura che sta riposando sotto la sua morbida coperta bianca.